Come ho avuto modo di
dire qualche post fa, l'omofobia peggiore è quella strisciante dei
finti perbenisti che avanzano imperterriti nel loro devastante e
distorto intento moralizzatore, senza aver alcun riguardo dei
sentimenti delle persone vere.
L'ormai famigerato Mario
Adinolfi, a quanto pare, ha fondato un nuovo partito, il "Popolo
delle famiglie" e a suo favore si è ovviamente schierato Padre
Livio che ai microfoni di Radio Maria ha intessuto un lungo
panegirico non privo di esaltazione e fanatismo. In disparte le
solite violente frasi omofobiche, l'affermazione che sicuramente non
può passare inosservata è quella secondo cui questo nuovo partito
impedirà che le maestre spieghino ai bambini come ci si masturba.
Ovviamente, il riferimento è alla "teoria del gender"
nelle scuole che è diventata da un po' di tempo uno spauracchio
generale.
Sinceramente, credo che
queste affermazioni dimostrino soltanto una colossale ignoranza,
oltre alla solita strumentalizzazione dei bambini, divenuti
l'ostaggio principale di questa moralizzazione. Di sicuro, le
maestre non devono insegnare ai bambini pratiche autoerotiche!!! Come
affermato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (le cui
posizioni sono state spesso interpretate in maniera distorta), è
necessario sensibilizzare i bambini ai temi della sessualità nel
rispetto delle varie fasi di maturazione e adottando il loro punto di
vista, partendo dal presupposto che i fanciulli non possono essere
rinchiusi nella classica campana di vetro per poi ritrovarsi immaturi
e spaventati alle prese con le prime naturalissime esperienze
(inclusa quella di scoprirsi omosessuali). Difficilmente, la società
potrà evolversi e accettare questi argomenti se personaggi pubblici
che devono dare il buon esempio lanciano messaggi così negativi.
A quanto pare, comunque,
l'Italia è in buona compagnia. A Taiwan, sicuramente tra i Paesi più
evoluti in Asia orientale in materia di diritti LGBT, c'è stata una
recente polemica su una pubblicità in cui un ragazzo decide di
confessare la propria omosessualità al padre in un McCafè,
scrivendo su uno dei bicchieri del fast-food quali siano le sue reali
preferenze sessuali. Il padre, inizialmente sconvolto, sembra
allontanarsi, ma poi si riavvicina al figlio e scrive su quello
stesso bicchiere che a lui sta bene che il ragazzo sia gay. Questo
messaggio, che ha emozionato migliaia di persone, ha fatto anche
molto innervosire le associazioni familiari di Taiwan, che hanno
chiesto di boicottare la famosa catena di ristoranti, affermando che
il Mcdonald è frequentato da bambini ed è particolarmente
importante non promuovere comportamenti omosessuali. Per
l'associazione quella pubblicità potrebbe inquinare le nuove
generazioni, per cui andrebbe fermata.
Ovviamente, quello che
colpisce maggiormente, a parte la somiglianza con certe posizioni
italiane, è l'intento di preservare i bambini da un pericolo
inesistente, come se l'omosessualità sia una malattia contagiosa o
un cattivo esempio da non imitare. Fortunatamente, il messaggio
positivo ha superato la censura, considerato che su Youtube il video
conta oltre un milione e mezzo di visualizzazioni.
mi domando se certi messaggi fossero ambientati nelle sacrestie allora cosa sarebbe successo? ironicamente....buongiorno
RispondiEliminaAhah! Hai davvero ragione! Buon pomeriggio :-)
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