I miei viaggi di ritorno in "terra natia" stanno diventando
nuovamente sporadici. Vi è stato un periodo in cui riuscivo a
percorrere la distanza Roma – Potenza (quattro ore e mezza di treno
salvo ritardi) anche una o due volte al mese per il fine settimana,
ma ultimamente non ne ho più molta voglia. Stavolta ho approfittato
di alcuni giorni di ferie arretrati e del ponte del 2 giugno per
decidermi ad affrontare la "traversata".
Putroppo, l'atmosfera del condominio non poteva assolutamente essere
allegra. Un'amica malata da più di un anno ha dovuto arrendersi ad
un male incurabile, terminando una sofferenza ormai non più
sostenibile. A darle l'ultimo saluto c'era anche la sua gatta la cui
reazione ha emozionato un pò tutti, anche nei giorni successivi.
Ormai affidata ai genitori della sua padrona, che abitano nel nostro
stesso palazzo, ad una certa ora del giorno miagola e gratta sulla
porta di casa per chiedere di uscire e salire nell'appartamento dove
abitava prima, per fare un giro e tornare giù. E qualcuno crede che
gli animali siano insensibili e non avvertano la mancanza dei propri
padroni!
Nel frattempo, la città è andata avanti con i preparativi della
Festa del Patrono, San Gerardo, con l'evocativa Sfilata dei Turchi e
bancarelle e giostre che hanno occupato ogni angolo delle strade
principali. La Sfilata dei Turchi viene organizzata annualmente per
ricordare non un avvenimento storico, ma un episodio "mitico"
basato su di una credenza religiosa, l'invasione di Potenza da parte
di un esercito turco, il quale avrebbe risalito il fiume Basento fino
al capoluogo lucano. In tale occasione, i cittadini, incapaci di
fronteggiare da soli tale invasione, si sarebbero rivolti al
vescovo, Gerardo La Porta, che avrebbe compiuto il miracolo,
invocando una schiera di angeli guerrieri e liberando la città dai
nemici. L'episodio è appunto mitico, in quanto non si ritiene
probabile che il fiume Basento sia stato navigabile in tempi recenti,
nè è stata riscontrata storicamente un'invasione turca nel periodo
di S. Gerardo la Porta. Ma la volontà di festeggiare ed evocare un
miracolo prescinde dalle verità storiche.
APT Basilicata |
Come ho detto prima, per la mia permanenza potentina ho approfittato
del ponte del 2 giugno, ovvero la Festa della Repubblica italiana, il
ricordo di un giorno di 70 anni fa in cui il popolo italiano fece la
sua scelta, mettendo da parte la monarchia e la sua insulsa dinastia
Savoia (che ancora oggi continua a dare fastidio), la dittatura e i
suoi disastri. Quel giorno mi è venuta in mente questa riflessione,
ovvero che festeggiare la nascita della Repubblica Italiana ha ancora
un senso non per le parate militari e le frecce tricolori (oltretutto
con le polemiche sterili sulla presenza dei marò, che magari
vogliono semplicemente stare con i propri parenti senza essere
considerati "eroi"), ma come presa di coscienza contro i
rigurgiti nazisti che serpeggiano in tutta Europa, contro i vari
Salvini che vorrebbero radere al suolo qualunque cosa si opponga allo
splendore della loro Padania (e sono rinnegati persino da Donald
Trump). Questo per me ha significato festeggiare la Repubblica
Italiana.
Se non ricordo male, in un recente post mi ero stupito della
puntualità dei treni con cui avevo viaggiato in precedenti
occasioni. Ebbene, ieri, in occasione del mio ritorno a Roma, per un guasto su una linea, abbiamo percorso
il tratto tra Napoli e Roma con un ritardo di tre ore, numerose
deviazioni, rallentamenti continui ed un sovraccarico di passeggeri
che avrebbero dovuto prendere treni regionali poi cancellati e sono
stati costretti a sedersi per terra nei corridoi. Mentre arrancavo
stremato sulle scale di casa a mezzanotte inoltrata, ho pensato che
con questo colossale ritardo dovrei aver "guadagnato" un
bonus per almeno un paio di viaggi decenti. Almeno, non ho perso
completamente l'ottimismo!
A proposito di gatti, io ne ho uno insieme a un cane, devo subito dire che non sono affatto insensibili e che certamente avvertono l'assenza dell'amico bipede, che si prende cura di loro, anche per un giorno solo, cosa più evidente molto per quanto riguarda i cani, certamente più espansivi, e devo dire che in certe occasioni prendo esempio da loro nei comportamenti. Il 2 Giugno? Anche quest'anno, vedendo la sfilata nei Fori Imperiali, purtroppo solo in televisione, mi sono emozionato più che mai, soprattutto nel vedere i tanti giovani e donne che nel viso esprimevano coinvolgimento autentico, e penso che, insieme ad altre iniziative, debba essere ripetuta nel tempo, perchè personaggi fanatici, che cavalgano l'onda "dell'anti" tutto e di più, tanto per citare Salvini e Meloni, ottengono sempre maggiori consensi da parte di italiani distratti. Buoiìna giornata! Tommaso
RispondiEliminaCaro Tommaso, diciamo che non mi aspettavo un comportamento simile da un gatto che immaginavo più "distaccato" e invece... Per quanto riguarda il 2 giugno, ovviamente non voglio abolire le parate militari, ma vorrei che ci fosse più consapevolezza nel festeggiare la Repubblica sui danni che fanatici come Salvini possono fare alla Nazione. Buona giornata!
Eliminaio adoro le feste di paese: primo perchè ci raccontano un pezzo della tradizione che così non viene persa, secondo perchè in genere si mangia sempre bene ed è motivo per far uscire la gente di casa e ritrovarsi nelle piazze. Quanto ai treni in ritardo beh per anni per motivi di studio/lavoro ho fatto il pendolare e so cosa si prova.
RispondiEliminaSì anche a me piacciono molto le feste di paese (incluse le sagre)... A Potenza è un po' diverso, in quanto, pur non essendo una grande città, non ha le usanze tipiche dei Paesi. Diciamo che il tutto si esaurisce con la Sfilata, la Processione e qualche bancarella. Nel paese di mia madre è tutta un'altra atmosfera. Sui treni, ho avuto esperienze alterne.
Eliminae diciamo che in questo post hai messo un po' di tutto, raccontandoci l'Italia della provincia
RispondiEliminaGrazie... uno spaccato di vita vissuta ;-)
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