sabato 7 maggio 2016

Sentimenti ed emozioni di una vera storia d'amore

Le emozioni positive sono un bisogno essenziale, un elemento di cui nutrirsi, specialmente nei momenti di sconforto. In questi mesi, ho potuto constatare come l'Huffington Post sia una miniera quasi inesauribile di emozioni che arrivano un po' da tutti gli angoli del globo e che, a volte, sono state anche fonte di ispirazione per questo blog: testimonianze toccanti di personaggi famosi (vedi Ian Thorpe qualche post fa), ma anche esperienze di persone comuni che, magari, possiamo sentire vicine per affinità di sentimenti.
Proprio, sull'Huffpost ho letto di recente una storia che mi ha coinvolto in maniera particolare, quasi un pugno nello stomaco. In questo racconto, ritorna il tema dell'autismo, ma questa volta non si tratta di un episodio di bullismo o di discriminazione, ma di una storia d'amore narrata con termini semplici, ma decisi dalla sua protagonista.
Jessica e CJ stanno insieme da dieci anni e sono molto innamorati. Lei usa queste espressioni per descrivere l'amore che prova: "Mio marito è lo yang del mio ying. La luce del mio buio. Il freno della mia impetuosità. È un padre eccezionale, sempre presente per la sua piccola tribù al femminile".
In questa tribù, tuttavia, la figlia maggiore comincia a mostrare alcuni problemi verso i quattro anni, disagi continui legati ad azioni quotidiane: non sopporta di cambiare strada o di essere toccata dagli altri bambini, è legata in maniera inflessibile alle sue abitudini e non riesce a gestire qualsiasi novità. Jessica è disperata, ma CJ non sembra preoccuparsi, anzi non vede nulla di strano in quelle manie. Piuttosto, quando alla sua bambina viene diagnosticato l'autismo, ne rimane scioccato.
I due cominciano a passare in rassegna tutti i problemi e i criteri diagnostici legati all'autismo della loro piccola e alla fine riescono a capire il motivo per cui CJ considerava normali quelle reazioni: lui condivide gran parte di quelle manie, perché anche lui è autistico. Una successiva diagnosi conferma questa loro intuizione.
Jennifer afferma che, dopo sette anni di amore e condivisione, "tutti i pezzi del puzzle iniziavano a trovare il loro posto: la sua ansia sociale, il suo disinteresse nel conoscere nuove persone, il modo specifico in cui gli piaceva organizzare la dispensa". In quei sette anni, con il loro amore si erano adattati a tutto ciò che poteva sembrare "strano", senza neanche farci caso: "quando ho detto "sì" alla proposta di matrimonio di mio marito, ho detto sì a lui e alle sue stranezze. Lo amavo per il modo in cui vedeva il mondo e per come vi si muoveva. Lo amavo per il modo in cui sapeva sistemare qualsiasi cosa fosse rotta, lo amavo per il modo in cui sembrava adattarsi facilmente alle diverse situazione sociali e per la sua impeccabile attenzione ai dettagli.".
Indubbiamente, in questa storia non si può non prestare attenzione all'importante messaggio sulla necessità di una diagnosi precoce e di un sostegno adeguato nei confronti delle persone autistiche: "le etichette non definiscono o limitano le capacità di una persona, ma possono permettere uno sguardo più profondo nella personalità di ciascuno e metterci nelle condizioni di essere aiutati ad esprimerci al massimo delle nostre potenzialità". D'altronde, se CJ avesse ricevuto questa diagnosi quando era piccolo, avrebbe potuto affrontare diversamente tanti problemi, senza improvvisare, pur rimanendo una persona straordinaria.
Tuttavia, mi colpisce molto anche il messaggio di profondo amore che arriva da questa coppia che ha vissuto le proprie difficoltà senza mai perdere il sorriso e la forza.

Ricordo, che un giorno si parlava tra colleghi di un nostro amico che stava perdendo poco a poco la vista ed era quotidianamente assistito dalla sua compagna. Una signora intervenne molto a sproposito affermando che se si fosse trovata in quella condizione, con un compagno in difficoltà, avrebbe certamente tagliato la corda. Qualcuno le fece notare senza mezzi termini che si stava dimostrando una persona incapace di amare.
Ma amare davvero è molto difficile. L'amore non è certo quello delle fiabe, con il principe che in groppa al suo cavallo bianco corre a salvare la donzella rinchiusa nella torre. Amare, secondo il mio punto di vista, è condividere un progetto di vita insieme, rispettarsi a vicenda, sentirsi protetti, non considerare l'altro come un oggetto acquistato al mercato su cui accampare ogni diritto, affrontare le difficoltà quotidiane e gli ostacoli che altri cercano di porre davanti.
Soprattutto, amare non è un diritto riservato ad alcune categorie e prescinde dal sesso delle persone interessate..... e spero che di questo i molti omofobi che ancora circolano prima o poi se ne facciano una ragione.

18 commenti:

  1. Di grande coinvolgimento la storia da te raccontata, e lo è stato ancora di più dopo la seconda lettura resasi nenessaria per meglio memorizare i tanti aspetti del racconto stesso. E faccio copia/incolla dell'espressione: "... amare non è un diritto riservato ad alcune categorie e prescinde dal sesso delle persone interessate..." che mi trova assolutamente d'accordo, anche perchè mi onoro di non far parte della spregevole categoria degli omofobi medioevali. Ciao Lorenzo, per te un amichevole abbraccio e l'augurio per una giornata ricca di piacevolezze. Tommaso

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    1. Ti ringrazio Tommaso e non avevo dubbi che una persona dotata della tua intelligenza e sensibilità artistica non potesse far parte di quella categoria. Ti auguro una splendida serata

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  2. Lorenzo i Problemi il più delle volte rafforzano ^_^

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  3. Lorenzo è un pugno nello Stomaco !

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    1. Si Lucrezia, i problemi rafforzano soprattutto se li si affronta insieme. Ti auguro una meravigliosa serata

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  4. Lorenzo mi mamma è partita stasera !

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    1. La tua è una domanda un po' complicata.... per me il Paradiso è una speranza e una consolazione

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  6. in salute e in malattia recitava una frase liturgica spesso dimenticata. Mi chiedo se chi taglia la corda davanti a dei problemi abbia mai amato perchè sono sempre più convinto che ci siano persone che stanno insieme solo perchè incapaci di stare da sole

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    1. Chi taglia la corda non sa proprio cosa sia l'amore...

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  7. Ciao Lorenzo, anche per te un abbraccio e l'augurio che, in questo nuovo giorno, la senenità ti sia amica/compagna - Tommaso

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  8. Caro Lori questa storia da romantica quale sono soprattutto mi fa riflettere su quanto grande sia l'amore.. Non credo Jennifer abbia mai pensato al suo uomo come malato .. ha preso le sue stranezze come delle caratteristiche che lo rendevano unico.. credo sia questo il vero significato di amore.. quello vero che ti fa abbattere qualsiasi barriera..
    Condivido in pieno la tua visione dell'amore... credo sia per questo che è difficile trovarlo davvero.. la nostra vita spesso è attraversata da tante persone ma dire che siano tutti amori è una cosa grossa.. come dici tu omofobi, razzisti e anche chi odia gli animali dovrebbe farsi un esame di coscienza e vedere l'amore come un dono prezioso con il quale essere migliori!! baci lori!!!

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    1. Si Debora amare davvero è difficile.. a volte ci si ferma alle apparenze, ci si illude che stare bene per un po' con una persona significa amarla e invece è tanto di più. Baci a te!

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  9. Io credo che l'amore sia una cosa che si costruisce nel tempo, all'inizio è innamoramento e attrazione, cose che nel tempo si dilatano per lasciar posto ad un sentimento che abbraccia tutta la persona, con i suoi umori e i suoi difetti, con le sue fragilità e le sue forze. E' un progetto la condivisione di una vita insieme,che ha bisogno di tante energie e pazienza e soprattutta di voglia di farlo durare ed espandere sempre in modalità diverse. Perchè l'amore per una persona passa attraverso tante fasi e si nutre di tante cose diverse di cui la sessualità non è una parte...
    Ciao...grazie per il suggerimento su come fare a commentarti :-)

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    1. Cara Giulia per il tuo commento! La tua visione dell'amore è certamente condivisibile e molto vicina alla mia.. è certamente un progetto di vita diviso in varie fasi, di cui le difficoltà sono una componente essenziale, ma in grado di rafforzare se affrontate insieme. Ti auguro un sereno pomeriggio

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