sabato 13 aprile 2019

Storie e sentimenti di giovani europei – “Il club basco” di Iker Barreiro

Syncro/Europa è un marchio editoriale creato, all'interno del gruppo Fandango, con l’obiettivo di pubblicare una collana di romanzi a tematica LGBT, un “unico romanzo in più capitoli della giovane Europa gay nei suoi tanti protagonisti”, storie che parlano di ragazzi normali, impegnati ad affrontare la propria esistenza quotidiana, tra amori, aspirazioni, contrasti e difficoltà. Romanzi che aiutano a comprendere cosa significhi vivere la propria omosessualità in vari Paesi europei, dalla più tradizionale Bucarest alla più aperta e progressista Bilbao.


Questo viaggio letterario in Europa inizia proprio con Bilbao, la città spagnola in cui è ambientato “Il club basco” di Iker Barreiro, un romanzo incentrato sulle vicende di tre ragazzi, Mikel, Xabier e Aitor, che, per la loro avvenenza fisica, non passano inosservati e si incontrano casualmente una sera in un locale gay di Bilbao, definita “città di pirati e ombrelli”.
Dopo aver vinto a pari merito un improvvisato concorso di bellezza, si recano a casa di Xabier, dove consumano subito un rapporto sessuale, accesi da una passione che cede, poi, il posto a un solido legame di amicizia. I tre si ritrovano in salotto a discutere dei benefici della bellezza: Xabier e Aitor, in virtù di un’indole altruistica e generosa, sono convinti che il proprio aspetto fisico debba in qualche modo costituire un mezzo per aiutare gli altri, soprattutto coloro che di quella bellezza non sono provvisti e finiscono perennemente per essere vittime dell’insicurezza.
Mikel, decisamente più realista, cerca di smontare i loro sogni e di riportarli con i piedi per terra definendo la bellezza un dono maledetto: «Ti fa credere che tutto sia facile, che avere amici sia facile, che avere amanti sia facile, che vivere sia facile. E poi scopri che non è così e quando lo scopri non sei preparato e …». Ma i suoi tentativi sono vani e non riescono a far desistere gli amici che decidono di fondare il “club basco” con lo scopo di avvicinare i cosiddetti “nerd”, ragazzi poco attraenti e insicuri, per infondere loro fiducia e rafforzare la capacità di credere in se stessi.


La narrazione, fluida e accattivante, ci guida attraverso le vie di Bilbao, una città borghese, ma non bigotta, invasa dagli squali della finanza, sempre ostaggio di una sottile pioggia che “puoi decidere di sopportare o di mandare al diavolo”, in cui i nostri tre protagonisti si muovono alla ricerca dei loro nerd da rassicurare. I loro caratteri sono delineati con grande efficacia: Xabier, esperto di questioni sindacali, colto, sensibile ed elegante; Aitor, giovane studente di economia, irrequieto e sempre alla ricerca di conferme; Mikel, il più adulto e maturo, impegnato col suo lavoro di elettricista, pessimista e a volte scostante, e a cui da un giorno all’altro è stato affidato il compito di prendersi cura del nipote sedicenne.
Il romanzo ha un’evoluzione imprevista, l’incontro con Fernando, il ragazzo che il bel Mikel avrebbe dovuto aiutare, ma con cui instaura un rapporto di amicizia che finisce per trasformarsi in una delicata storia d’amore, di cui gli altri membri del club sono tenuti all'oscuro. È una storia che dimostra come l’amore possa essere non solo un fine, un risultato che si realizza all’interno di una relazione, ma anche uno strumento per migliorarsi, un’occasione per crescere: «I ruoli previsti dal Club basco si erano ribaltati: non avevo nulla da insegnare a Fernando, non volevo cambiare nulla di lui, semmai ero io che mi sentivo incoraggiato a cambiare, seppure a fatica. Non mi era mai successo di provare così tanto il desiderio di assomigliare a un altro».
Eppure il rapporto tra Fernando e Mikel si basa su una verità taciuta, su un dettaglio nascosto, la missione del club che lo stesso Mikel si trova a trasgredire (i membri del club non possono avere storie d’amore con i loro “obiettivi”). Può la loro relazione sopravvivere a questa bugia?
Il club basco” è, dunque, un romanzo ben strutturato, dotato di una certa immediatezza, che combina insieme elementi di dolcezza e amarezza, di solarità e pessimismo, un racconto sul “non detto” che può avere le sue conseguenze, ma che dimostra come l’amore, pur nei suoi esiti imprevisti, possa cambiare radicalmente le nostre vite.