sabato 13 gennaio 2018

Itinerari – Travolgenti musiche di inizio anno

Il Capodanno, come da tradizione, si contraddistingue per il concerto viennese con musiche della famiglia Strauss, trasmesso dalle emittenti di almeno quaranta paesi. Ma devo ammettere che anche la mia Potenza in ambito musicale riesce a non sfigurare.
Il primo dell'anno, come di consueto (siamo giunti alla trentunesima edizione), l’Ateneo Musica Basilicata ha organizzato, presso l’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, il Gran Concerto di Capodanno da cui prende avvio la Stagione concertistica 2018.
Le musiche sono state eseguite quest'anno dalla Lugansk Philarmonic Orchestra, diretta dal Maestro Yastskiv Nazarii. L’Orchestra nacque nell’estate del 1945 nella città di Lugansk, definita la porta orientale dell’Ucraina e con buone tradizioni culturali. La creazione di un'orchestra sinfonica fu dettata dalla volontà di conservazione e sviluppo dell'arte musicale classica.
L'Orchestra tenne il suo primo concerto a novembre del 1945 sotto la direzione del direttore S. Ratner e in breve ha raggiunto il successo collaborando con importanti musicisti del nostro tempo, che poi hanno preso parte a vari concerti.
Numerosi e di alto livello i brani in scaletta: dalle travolgenti musiche di Strauss (Kaiservalzer, Voci di Primavera, Il pipistrello, Sangue Viennese) all’eleganza di Tchaikovsky con lo Schiaccianoci e il Lago dei Cigni, passando da Bizet, Brahms, Verdi, per concludere con l’inconfondibile e irresistibile Can Can di Offenbach. Ovviamente non poteva mancare il bis con la Marcia di Radetzky che immancabilmente suscita l'entusiasmo della platea. È stato, dunque, un ottimo avvio per il nuovo anno.


Di seguito riporto i video tratti da Youtube delle opere eseguite con alcune notizie.

1) G. Bizet – Suite Carmen

Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. È tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ma con modifiche salienti tra cui l'introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela, e il carattere di Don José, che nel romanzo viene descritto come un bandito rozzo e brutale. Bizet stesso collaborò al libretto, scrivendo anche le parole della celebre habanera L'amour est un oiseau rebelle.
La sua prima rappresentazione avvenne all'Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l'opera non ebbe grande successo, così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.


2) J. Strauss – Elien a Magyar op. 332

Si tratta di una polka composta da Johann Strauss II ed eseguita per la prima volta a Budapest nel marzo del 1869. L'opera fu dedicata alla Nazione ungherese.


3) J. Strauss – Kaiser-Walzer

Kaiser-Walzer (Valzer dell'Imperatore) è un valzer di Johann Strauss (figlio). Nell'autunno del 1889 Johann Strauss si esibì in 5 concerti in occasione della nuova apertura della sala da concerti Konigsbau a Berlino. Prima che il compositore partisse per la Germania, la stampa viennese diede l'annuncio che Strauss avrebbe presentato al suo editore di Berlino un nuovo valzer, dal titolo Mano nella Mano. Quel titolo faceva riferimento ai festeggiamenti che si erano svolti nell'agosto 1889 in occasione della visita dell'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria all'imperatore di Germania Guglielmo II per rafforzare ancor di più i rapporti fra i due Imperi.
L'editore Fritz Simrock suggerì a Strauss che Kaiser-Walzer si sarebbe potuto dimostrare un titolo più adatto per l'opera: in questo modo il valzer sarebbe stato apparentemente dedicato ad entrambi i monarchi e in questo modo la vanità di entrambi sarebbe stata appagata. Fu così, con questo titolo, che questo valzer ebbe la sua prima esecuzione a Berlino il 21 ottobre 1889.


4) J. Brahms – Danza Ungherese n. 1

Le Danze ungheresi per pianoforte a quattro mani sono state scritte da Johannes Brahms agli inizi della sua carriera musicale (1852). Fu il padre, suonatore di contrabbasso, a insegnarli i primi rudimenti musicali e del proprio strumento.
Il giovane Johannes si ritrovò, poi, per guadagnarsi da vivere, a suonare con piccoli complessi che si esibivano nel porto della città natale. E tale esperienza fu la fonte delle sue prime ispirazioni etnomusicali. In particolare grande influenza ebbe il violinista ungherese Eduard Réményi compositore di musiche zigane. 
Nel 1852, il diciannovenne musicista, iniziò la composizione delle danze ungheresi per puro diletto. Il lavoro continuò sino al 1869 quando a Bonn l'editore Simrock pubblicò i primi due quaderni (senza numero d'opus) che raccoglievano le prime dieci composizioni. Queste ebbero in tutta Europa un notevole successo e furono immediato oggetto delle più svariate trascrizioni. Fritz Simrock decise allora di pubblicare nel 1880 a Berlino il terzo ed il quarto quaderno che composti rispettivamente di sei e cinque danze esaurivano la serie.


5) J. Strauss - Auf der Jagd op. 373

Auf der Jagd! (A caccia!) op. 373, è una polka veloce di Johann Strauss II. 
Solitamente, le danze che Johann Strauss arrangiava dai motivi delle sue operette avevano dei titoli che erano connessi, in qualche modo, con il tema dell'operetta dalla quale erano ispirate. Frequentemente sulla prima edizione per piano della composizione erano riportati sulla copertina disegni o stampe di scene e personaggi presenti nell'opera. 
Non fu così per la polka veloce Auf der Jagd, ispirata alle melodie dell'operetta di Strauss Cagliostro in Wien (Cagliostro a Vienna) che è incentrata sulle gesta del famigerato imbroglione Cagliostro mentre si trova a Vienna durante i festeggiamenti per il centenario dalla cacciata dei turchi dalla città (il tema della caccia non è per niente rintracciabile all'interno dell'operetta). La prima esecuzione del brano si ebbe nell'autunno del 1875, diretta da Eduard Strauss con l'orchestra di famiglia, presso i Volksgarten di Vienna il 5 ottobre 1875.



6) P. I. Tchaikovsky – Musiche dallo Schiaccianoci

Lo schiaccianoci è un balletto con musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij, il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov. Il balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij, e la storia deriva dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann (1816).
Il balletto è una tra le più popolari composizioni della tradizione russa. Le musiche appartengono, infatti, alla tradizione romantica con brani memorabili. Il Trepak, o Danza russa, è una delle parti più riconoscibili del balletto, insieme al famoso Valzer dei fiori, come pure la Danza della Fata Confetto. Il balletto contiene in modo sorprendente armonie e colori orchestrali del tutto moderni, nonché una strabiliante ricchezza di melodie.


7)  J. Strauss – Voci di Primavera

Valzer di Johann Strauss (figlio). Nell'inverno del 1882-83 il compositore fu invitato a comporre un valzer vocale per il celebre soprano austriaco Bianca Bianchi (il cui vero nome era Bertha Schwarz), al tempo un acclamato membro del Teatro dell'opera reale di Vienna.
Il valzer fu eseguito per la prima volta al Theater an der Wien il 1º marzo 1883 ad un concerto di beneficenza per la fondazione degli indigenti dell'Impero austro-ungarico fondata dall'imperatore Francesco Giuseppe e dall'imperatrice Elisabetta. 
Strauss, dopo il successo che aveva ottenuto con i suoi valzer corali, fu felice di scrivere un brano per sola voce e il librettista Richard Genée, che aveva già collaborato con il compositore nell'operetta Eine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia) del 1883, scrisse anche il testo per il nuovo valzer. 
Successivamente il valzer venne arrangiato da Johann in versione solamente orchestrale e fu eseguito in questa forma, oggi celeberrima, da Eduard Strauss durante uno dei suoi concerti al Musikverein nel 1883.


8) J. Strauss – Il pipistrello
Il pipistrello è la più celebre operetta di Johann Strauss, su libretto di Karl Haffner e Richard Genée da Le Réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. 
Venuto a conoscenza di una commedia francese di grande successo di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, intitolata "Le Réveillon", il co-direttore del Theater an der Wien, Max Steiner, acquistò i diritti del lavoro e incaricò il drammaturgo Karl Haffner di fare una traduzione in tedesco. Haffner, affrontò grandi difficoltà per adattare al gusto e alla comprensione del pubblico viennese un lavoro di stampo marcatamente francese, e prevedibilmente il suo tentativo venne giudicato inadatto. Una soluzione al problema venne proposta dall'agente teatrale Gustav Lewy che convinse Steiner a modificare il lavoro di Haffner per estrarne il libretto di un'operetta da presentare al suo vecchio compagno di scuola, Johann Strauss. Il compito di creare il libretto fu affidato al direttore d'orchestra del Theater an der Wien, il librettista e compositore Richard Genée. 
Strauss fu subito affascinato dal Doktor Fledermaus, questo era il titolo originariamente pensato per il libretto di Genée, e si mise al lavoro subito. Lavorando in stretta collaborazione con il suo librettista Johann completò la maggior parte della partitura musicale in soli 42 giorni. 
Il debutto per Die Fledermaus, titolo che alla fine venne scelto per l'operetta, si svolse il giorno di Pasqua, il 5 aprile 1874 (una domenica). Poiché secondo le leggi austriache in quel giorno potevano essere consentiti soltanto spettacoli di beneficenza, i proventi della serata inaugurale andarono alla "Fondazione per la Promozione della Piccola Industria" patrocinata dall'imperatore d'Austria. 


9) P. I. Tchaikovsky – Il lago dei cigni

Il lago dei cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Bol'šoj di Mosca il 20 febbraio 1877, con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger. 
Il libretto di Vladimir Petrovic Begičev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme al ballerino Vasil Fedorovič Geltzer, è basato su un'antica fiaba tedesca, Il velo rubato, seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus. 
Primo dei tre balletti di Čajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. Viene rappresentato in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell'Europa orientale) o in tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basa l'allestimento, sia dal punto di vista coreografico che musicale, sul revival di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 (data come sopra) al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo, Russia. 
In occasione di questo revival, la musica di Čajkovskij venne rivisitata dal maestro di cappella dei Teatri Imperiali, Riccardo Drigo.


10) J. Strauss – Sangue Viennese

Sangue Viennese è un valzer di Johann Strauss (figlio).  Il 20 aprile 1873, l'arciduchessa Gisella d'Asburgo-Lorena (1856-1932), la maggiore dei figli dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe e di Elisabetta di Baviera, si sposò con il principe Leopoldo di Baviera (1846-1930) a Vienna. Per celebrare l'evento vi furono numerose iniziative e feste, fra cui un ballo di corte all'Hofburg e un festival al Prater ai quali parteciparono i membri della nobiltà e i maggiori rappresentanti della città di Vienna. 
Da parte sua, il Teatro dell'opera reale di Vienna annunciò per il 22 aprile 1873 un Ballo dell'opera di corte, i cui proventi sarebbero stati destinati per le future pensioni dei membri del teatro. Vennero, quindi, ingaggiati l'orchestra Strauss e il loro direttore, Eduard Strauss, affinché si esibissero durante il ballo.


11) G. Verdi – Il Nabucco

Nabucco (il titolo originale completo è Nabucodonosor) è la terza opera lirica di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto con successo il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano alla presenza di Gaetano Donizetti. Ha aperto le stagioni operistiche del Teatro alla Scala nel 1946, 1966, 1986.
È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. Questa interpretazione, però, fu il risultato di una lettura storiografica retroattiva, che volle, alla luce degli avvenimenti storici occorsi, sottolineare l'attività artistica del compositore in senso risorgimentale. La lettura fu incentrata soprattutto sul famosissimo coro "Va, pensiero, sull'ali dorate", intonato dal popolo ebraico, ma il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche dei Sovrani di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille.


12) F. Von Suppé – Cavalleria leggera
L'opera "Cavalleria Leggera" (Leichte Kavallerie), su libretto di Carl Costa, vene eseguita per la prima volta nel 1866 al Carltheater di Vienna. Fu vittima della censura asburgica, poiché il tema principale era la satira militare: il lavoro venne cancellato dai programmi dei teatri dopo poche rappresentazioni. Bisogna infatti ricordare che l'operetta debuttò proprio nel 1866, l'anno della disastrosa sconfitta austriaca di Sadowa, nel contesto della guerra Austro-Prussiana.


13) J. Strauss – Tritsch – Tratsch Polka op. 24
Tritsch-Tratsch Polka (Polca del chiacchiericcio) è una polka veloce di Johann Strauss (figlio). Fu un successo sensazionale e il Wiener Allgemeine Theaterzeitung, nella sua edizione del 27 novembre 1858, scrisse: "L'enorme successo della Tritsch-Tratsch-Polka di Johann Strauss, che è stata ricevuta con gli applausi più tempestosi, verrà pubblicata nei prossimi giorni da Carl Haslinger. Non si vedeva una composizione di tale freschezza, divertente e piccante strumentazione da anni."


14) J. Offenbach – Can Can
Si tratta del più celebre Can Can, ovvero quello del Galop Infernal che il compositore Jacques Offenbach scrisse per l'operetta Orfeo all'inferno del 1858.



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