Posto con un po' di
ritardo il mio resoconto di viaggio pasquale, ma purtroppo la linea
telefonica casalinga in questi giorni mi ha dato qualche problema
(per usare un eufemismo)...meglio tardi che mai!
Stranamente, il viaggio
da Roma a Potenza per trascorrere le festività pasquali con i miei
familiari questa volta non è stato preceduto dai soliti seccanti
imprevisti lavorativi dell'ultimo minuto che generalmente mi
costringono ad arrivare alla stazione con l'affanno. Fortunatamente, ho
lasciato l'ufficio con una bella sensazione di tranquillità, dopo
aver concluso la mia attività lavorativa.
Recandomi verso la
stazione Termini e osservando i numerosi militari ormai perennemente
impegnati a difesa della nostra sicurezza nei punti strategici della
città non ho potuto fare a meno di pensare agli ultimi tristi
avvenimenti, gli attentati terroristici di Bruxelles che ci hanno
fatto capire ancor di più quanto siamo fragili e vulnerabili.
Il viaggio in treno è
proseguito abbastanza serenamente e senza particolari ritardi (quasi
un evento): pochi disturbatori telefonici la cui premura principale
sembra sia quella di far sapere all'intero Universo i propri problemi
personali (sono molto diffusi in metropolitana) e alcuni passeggeri
simpatici con cui scambiare qualche chiacchiera, compresa una coppia
di ragazzi in cui lei ammirevolmente e pazientemente tentava di
spiegare al fidanzato giochi enigmistici molto complicati (almeno per
lui!).
Venerdì sera io e la
mia migliore amica abbiamo deciso di dedicarci al cinema. Accantonato
il troppo pubblicizzato "Batman vs Superman", abbiamo
scelto un film che fortunatamente contribuisce a mostrare le bellezze
della nostra Basilicata: "Un paese quasi perfetto". In
sintesi, la trama è la seguente: nel paese di Pietramezzana (nome
inventato che nasce dall'unione di Pietrapertosa e Castelmezzana), la
miniera che costituiva la principale fonte di lavoro del paese ha
chiuso ormai da diversi anni e gli abitanti in cassa integrazione
sopravvivono grazie all'indennità mensile concessa dallo Stato.
Molti decidono di abbandonare il paese per recarsi in città, incluso
l'attuale sindaco il cui posto viene preso da Domenico (Silvio
Orlando) che insieme ai suoi amici non vuole arrendersi a questa
umiliante situazione. Una soluzione potrebbe esserci: l'apertura di
una nuova fabbrica da parte di alcuni investitori che, tuttavia,
hanno dettato alcune condizioni, tra cui la presenza di un medico
condotto nel paese. Medico che, però, gli abitanti non sono mai
riusciti a trovare. Nel frattempo, Gianluca (Fabio Volo), chirurgo
estetico milanese, viene spedito temporaneamente in paese a seguito
di un'infrazione: questa è una bella occasione per Domenico e i suoi
amici che usano tutti i trucchi possibili per convincere Gianluca a
rimanere e a diventare il loro medico, tra cui fargli trovare soldi
sotto la bicicletta o fargli credere che gli abitanti hanno messo in
piedi una squadra di cricket, il suo sport preferito.
Il
film è in pratica una favola sulla volontà di reagire agli eventi
sfortunati grazie anche alla forza che deriva dall'unione e dalla
collaborazione tra amici. Il finale positivo arriva puntualmente: la
fabbrica si rivela un bluff, ma il paese, grazie ai suggerimenti di
Gianluca (che nel frattempo si è affezionato e vuole rimanere),
riesce a sfruttare gli effluvi benefici delle grotte dell'ormai
chiusa miniera creando una stazione termale. Il tanto agognato lavoro
finalmente arriva per tutti. Ovviamente, come dicevo prima, il
pregio del film è quello di mostrare i bei paesaggi lucani e i
piccoli e caratteristici paesi, continuando lungo il percorso
intrapreso da Papaleo con il suo "Basilicata coast to coast".
Queste
vacanze pasquali ovviamente non potevano non essere dedicate al cibo
e ai prodotti tipici lucani. Abbiamo deciso di rimanere a casa
domenica, ma sabato sera con alcuni amici siamo andati in un locale
molto interessante: l'intenzione iniziale era mangiare una pizza, ma
poi il proprietario, amico di un ragazzo della nostra comitiva, ha
deciso di deliziarci con una gran quantità di antipasti che hanno
messo in luce la meravigliosa qualità della cucina nostrana: salumi,
formaggi, melanzane, peperoni.... solo per citare alcuni ingredienti.
Ovviamente, lo spazio residuo per la pizza era ben poco. La cena si è
conclusa con alcuni liquori casalinghi, davvero molto buoni, che
hanno dato vita a reazioni esilaranti!
Per
gli auguri pasquali ho pubblicato sul mio profilo Facebook una bella
frase di Susanna Tamaro che riporto anche qui: "Il
periodo che precede la Pasqua è il periodo in cui la vita si muove
nuovamente verso la sua pienezza e, con questa sua forza oggi così
poco compresa, spinge anche noi a rinnovarci, ad abbracciare con una
nuova visione lo scorrere incerto della vita".
L'augurio è che questo rinnovamento arrivi davvero, sebbene le
notizie che sono continuate ad arrivare anche durante il periodo
pasquale non sono state molto incoraggianti.
Mercoledì,
giorno del mio ritorno a Roma, è arrivato davvero troppo presto. Il
treno mi ha riportato celermente (e incredibilmente, ancora una
volta, senza troppi ritardi) nella Capitale, ai miei quotidiani
impegni. Appuntamento al prossimo viaggio!!!
Grazie Lorenzo per averci reso partecipi delle tue Vacanze Pasquali!
RispondiEliminaA presto
Raga88ge
Grazie a te!! A presto
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